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11-06-2015, giovedì |
Caldaie
industriali, non basta il certificato di conformità. |
Con l'entrata
in vigore della legge 81-2008 e il successivo decreto 11 Aprile 2011, in fase di
verifica delle attrezzature di lavoro, sia essa di primo impianto o successiva,
l'ente preposto o il soggetto abilitato - il quale vale la pena ricordare veste
i panni di "pubblico ufficiale" riportando all'ente del quale fa le veci, non si
limiterà ai meri controlli tecnici come previsto dalle ormai superate normative
ISPESL, ma avrà facoltà di verificare alcuni aspetti che sono talvolta
sottovalutati dai datori di lavoro, ma che sono previsti dalla citata normativa:
-
Circa l'aspetto
impiantistico, lo stato e la funzionalità delle sicurezze come degli organi
di alimentazione sono sempre più legati ad apparecchiature elettriche ed
elettroniche. Ne deriva che, soprattutto rispetto agli standard del passato, gli
ispettori avranno facoltà di entrare nel merito anche riguardo lo stato
funzionale dei quadri elettrici e dei relativi cablaggi, sia di potenza che di
controllo.
-
Gli impianti
devono inoltre essere dotati di documentazione tecnica esaustiva, che ne
consenta l'esercizio in modo consapevole e sicuro per gli operatori e non solo.
Ne deriva che la dotazione di documenti dovrà essere completa di manuali
d'uso e manutenzione conformi alle normative di costruzione ed esercizio
applicabili, schemi di flusso, schemi elettrici ed in generale di
tutta la documentazione tecnica ritenuta utile allo scopo.
-
Come chiaramente
indicato dall'articolo 73 della legge 81-2008, è di assoluto rilievo che gli
operatori siano adeguatamente istruiti e formati per esercire gli impianti
secondo gli standard di sicurezza richiesti. Fondamentale quindi diventa l'addestramento
del personale, la cui preparazione sarà oggetto di verifica da parte dei
soggetti preposti, con eguale importanza rispetto ai requisiti tecnici e
documentali sopra esposti.
La normativa vigente è estremamente severa, le non conformità rilevate possono
portare a sanzioni molto pesanti che vanno dal fermo dell'impianto, alla
sanzione pecuniaria, fino alla carcerazione per i soggetti responsabili:
Per i dettagli
legislativi:
Legge
81-2008 - TITOLO III - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO
Per le sanzioni applicabili:
Tabella
Sanzioni artt. 70-71
Ricordiamo
che anche le caldaie ad olio diatermico e relativi impianti, come
previsto dal
Decreto
Ministeriale 329/2004, entreranno nel calendario di
verifica, comprese quelle già esistenti alla data del 12/2/2005, che devono
essere denunciate all'INAIL o al soggetto abilitato competente previa classificazione ed eventuale
riqualificazione. Per tutti
coloro che fossero interessati anche solo ad una verifica della conformità della
documentazione disponibile, Mariomille Engineering è pronta a mettere in campo
la propria esperienza e competenza per offrire ai propri clienti un adeguato
Supporto Tecnico, con il quale è in grado di coprire tutti
gli argomenti sopra descritti.
Non esitate a contattarci anche per un mero colloquio informativo.
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01-07-2014, martedì |
Quanto vale
uno stream di processo? Facciamo due conti. |
Sicuramente non è banale valorizzare il risparmio
energetico realizzabile da un recupero termico. Dipende infatti da numerose
variabili, dalla composizione dei gas, dalla temperatura, dalla possibilità di
utilizzo dell'energia recuperata, dalla qualità dei materiali necessari alla
costruzione dell'impianto. Le variabili sono di sicuro molteplici.
E' possibile però valutare un primo ordine di
grandezza che ci può aiutare a comprendere il valore economico contenuto in un
flusso di gas altrimenti dissipato in atmosfera e su questo dato fare qualche
riflessione. Partiamo dall'ipostesi di avere a disposizione uno stream composto
essenzialmente di aria calda con la possibilità di utilizzare il calore
recuperato per il condizionamento estivo ed invernale degli ambienti di lavoro.
Eseguiamo quindi il calcolo del gas naturale equivalente necessario per
sostenere il servizio di climatizzazione con un impianto tradizionale.
I risultati riportati nella
seguente tabella sono solamente indicativi e dipendono dai parametri di
rendimento impostati così come dal costo del gas naturale, i quali ovviamente
possono variare secondo le fattispecie. Il calcolo è eseguito sulla base di uno
stream di 10.000 nm³/h raffreddati da 350 a 250°C, nelle ipotesi di ciclo ad un
turno, a due turni oppure continuo.
CALCOLO
METANO EQUIVALENTE IN UNO STREAM DI PROCESSO
Portata volumetrica
aria |
10.000 |
10.000 |
10.000 |
nm³/h |
Portata massica aria |
12.930 |
12.930 |
12.930 |
kg/h |
Temperatura ingresso
stream : |
350 |
350 |
350 |
°C |
Temperatura uscita
stream : |
250 |
250 |
200 |
°C |
Rendimento sistema
di recupero: |
95 |
95 |
95 |
% |
Potenza termica
recuperata: |
358 |
358 |
358 |
kW |
Potere calorifico
inferiore gas naturale: |
34.500 |
34.500 |
34.500 |
kJ/sm³ |
Rendimento impianto
tradizionale: |
90 |
90 |
90 |
% |
Portata equivalente
gas naturale: |
41 |
41 |
41 |
sm³/h |
Ore annue di
funzionamento: |
2.160 |
4.000 |
8.000 |
h/anno |
Portata equivalente
gas naturale: |
89.531 |
165.799 |
331.598 |
sm³/anno |
Costo unitario gas
naturale: |
0,45 |
0,45 |
0,45 |
€/sm³ |
Risparmio annuo: |
40.289 |
74.610 |
149.219 |
€/anno |
Gli ordini di grandezza, se rapportati ad un
break even a cinque anni, sono di sicuro interesse, anche con soli cento gradi
di salto. Potrebbe valere la pena approfondire l'argomento.
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31-03-2014, lunedì |
Recupero
energetico: competitività e rispetto dell'ambiente. |
Recenti studi effettuati in ambiente accademico
in Gran Bretagna hanno evidenziato potenzialità notevolissime a livello
economico ed ambientale relative al potenziale utilizzo dell'energia termica,
anche a bassa temperatura, che va inopinatamente sprecata nei cicli produttivi i
più vari. I valori di riferimento sono di sicuro di grande rilievo.
Le stime parlano infatti di circa 50 PJ di
energia termica sprecata, pari a 1,3 miliardi di metri cubi di gas naturale
equivalente, che significano inoltre più di due miliardi di tonnellate di
anidride carbonica emessi in atmosfera, senza contare i veleni associati alla
combustione come monossido di carbonio ed ossidi di azoto. Per inciso circa un
quarto di questa energia viene sprecata nel solo comparto "food & drinks".
Per restare al Bel Paese tali numeri si
potrebbero in prima approssimazione dimezzare, ma resterebbero in ogni caso una
delle principali fonti energetiche italiane. L'efficienza energetica
nell'industria di processo è una questione di crescente importanza dovuta sia ai
costi sempre maggiori dei combustibili fossili, che variano in misura della
sempre minore disponibilità di risorse, sia per gli obbiettivi di riduzione
delle emissioni di gas serra.
Diverse sono le opportunità di utilizzare le
tecnologie di heat recovery, sia per l'utilizzo diretto nei luoghi di produzione
in cicli di riscaldamento o di refrigerazione che attraverso la trasformazione
in energia elettrica che rende più percorribile la strada del trasferimento di
quanto recuperato in altri siti.
Sicuramente determinate condizioni tecnologiche
si accompagnano a costi di impianto che di questi tempi potrebbero essere troppo
elevati, ma altrettanto spesso nei cicli produttivi si celano fonti di energia
che con investimenti relativamente contenuti possono portare al break-even in
tempi ragionevoli, in cambio di un immediato recupero di competitività
attraverso la riduzione immediata dei costi di produzione.
Una attenta analisi dei cicli produttivi e dei
relativi flussi energetici può portare ad ottimizzazioni con risultati anche di
grande rilievo con interventi di basso impatto sugli impianti esistenti.
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23-12-2013, lunedì |
Buone Feste e
Felice 2014 ! |
Ci dicono che il prossimo anno sarà quello della
ripresa per il nostro martoriato paese. Sarà vero ?
Con questo auspicio Mariomille
Engineering augura a tutti un felice periodo natalizio, sperando di trovare
nella calza della Befana le caramelle al posto del carbone.
Arrivederci al 7 gennaio.
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31-10-2013, giovedì |
Caldaie
industriali, non basta il certificato di conformità. |
Con l'entrata
in vigore della legge 81-2008 e il successivo decreto 11 Aprile 2011, in fase di
verifica delle attrezzature di lavoro, sia essa di primo impianto o successiva,
l'ente preposto o il soggetto abilitato - il quale vale la pena ricordare veste
i panni di "pubblico ufficiale" riportando all'ente del quale fa le veci, non si
limiterà ai meri controlli tecnici come previsto dalle ormai superate normative
ISPESL, ma avrà facoltà di verificare alcuni aspetti che sono talvolta
sottovalutati dai datori di lavoro, ma che sono previsti dalla citata normativa:
-
Circa l'aspetto
impiantistico, lo stato e la funzionalità delle sicurezze come degli organi
di alimentazione sono sempre più legati ad apparecchiature elettriche ed
elettroniche. Ne deriva che, soprattutto rispetto agli standard del passato, gli
ispettori avranno facoltà di entrare nel merito anche riguardo lo stato
funzionale dei quadri elettrici e dei relativi cablaggi, sia di potenza che di
controllo.
-
Gli impianti
devono inoltre essere dotati di documentazione tecnica esaustiva, che ne
consenta l'esercizio in modo consapevole e sicuro per gli operatori e non solo.
Ne deriva che la dotazione di documenti dovrà essere completa di manuali
d'uso e manutenzione conformi alle normative di costruzione ed esercizio
applicabili, schemi di flusso, schemi elettrici ed in generale di
tutta la documentazione tecnica ritenuta utile allo scopo.
-
Come chiaramente
indicato dall'articolo 73 della legge 81-2008, è di assoluto rilievo che gli
operatori siano adeguatamente istruiti e formati per esercire gli impianti
secondo gli standard di sicurezza richiesti. Fondamentale quindi diventa l'addestramento
del personale, la cui preparazione sarà oggetto di verifica da parte dei
soggetti preposti, con eguale importanza rispetto ai requisiti tecnici e
documentali sopra esposti.
La normativa vigente è estremamente severa, le non conformità rilevate possono
portare a sanzioni molto pesanti che vanno dal fermo dell'impianto, alla
sanzione pecuniaria, fino alla carcerazione per i soggetti responsabili:
Per i dettagli
legislativi:
Legge
81-2008 - TITOLO III - USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO
Per le sanzioni applicabili:
Tabella
Sanzioni artt. 70-71
Ricordiamo
che anche le caldaie ad olio diatermico e relativi impianti, come
previsto dal
Decreto
Ministeriale 329/2004, entreranno nel calendario di
verifica, comprese quelle già esistenti alla data del 12/2/2005, che devono
essere denunciate all'INAIL o al soggetto abilitato competente previa classificazione ed eventuale
riqualificazione. Per tutti
coloro che fossero interessati anche solo ad una verifica della conformità della
documentazione disponibile, Mariomille Engineering è pronta a mettere in campo
la propria esperienza e competenza per offrire ai propri clienti un adeguato
Supporto Tecnico, con il quale è in grado di coprire tutti
gli argomenti sopra descritti.
Non esitate a contattarci anche per un mero colloquio informativo.
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26-07-2013, venerdì |
I costi
dell'energia in Italia |
Riportiamo dal documento emesso dalla
FONDAZIONE per lo SVILUPPO SOSTENIBILE la scorsa settimana un estratto molto
esplicito riguardante la situazione dei costi energetici sostenuti dalle imprese
italiane:
Il comparto energetico italiano presenta un fatturato complessivo stimato
attorno al 20% del Prodotto Interno Lordo nazionale e, considerando l’indotto,
da lavoro a quasi mezzo milione di persone facendone uno dei settori chiave
dell’economia italiana. La Fondazione ha stimato per l’Italia una bolletta
energetica pagata dagli utenti nel 2012, per energia elettrica, gas, benzina e
diesel per i trasporti, di oltre 160 Mld€. A causa dell’aumento dei prezzi dei
prodotti energetici sui mercati internazionali, questa bolletta è cresciuta
di quasi il 10% rispetto all’anno precedente nonostante i consumi si siano
ridotti. Partendo dall’analisi svolta dalla Fondazione sui PREZZI DEI PRODOTTI
ENERGETICI, l’Italia paga nel complesso il 18% in più della media europea.
Inoltre, l’andamento mostrato per molti prodotti, suggerisce una crescita di
tale surplus. Se i prezzi dei prodotti energetici italiani fossero allineati a
quelli medi europei, la bolletta energetica pagata dagli italiani sarebbe più
bassa di circa 25 Mld€. Questo risparmio si ripartirebbe in maniera differente
tra le diverse utenze e sarebbe particolarmente importante per le piccole e
medie imprese. Nello specifico l’analisi comparativa dei prezzi evidenzia che
le piccole e medie imprese pagano il gas naturale dal 7 al 21% In più della
media europea, mentre al contrario risultano avvantaggiate quelle con consumi
più alti, che spendono per il gas fino al 9% In meno della media UE. La
Situazione peggiora per l’energia elettrica, con le imprese che pagano il kWh
dal 30% all’86% in più della media europea: se le stesse imprese potessero
pagare tariffe in media europea risparmierebbero fino a 12 Mld€ ogni anno.
Va inoltre considerato che molte forme di
incentivazione le più varie vengono caricate sulla fiscalità generale. Secondo
uno studio del FMI si stimano tali esborsi in circa 5Mld€, che non si pagano in
bolletta ma che gravano sui costi di famiglie e imprese.
In attesa speriamo non vana di soluzioni vincenti sia per il breve periodo che
per il lungo termine, esiste comunque una strada da percorrere per recuperare
reddiditività e competitività sui mercati sempre più delegiferati, ed
è semplicemente quella della riduzione dei consumi, attraverso l'ottimizzazione
degli impianti di combustione, la riduzione dei consumi elettrici degli
ausiliari, il recupero di energia termica dai gas combusti.
CONSUMARE DI MENO SI PUO' ! Mariomille
Engineering, forte di una significativa esperienza nel campo della
caldereria industriale, è disponibile per ricercare coi propri clienti le strade
da percorrere allo scopo di ridurre i costi energetici alla radice, attraverso
analisi energetiche dedicate e la definizione degli interventi
necessari.
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18-09-2012, martedì |
Verifiche
periodiche: in vigore la nuova normativa |
Le nuove procedure introdotte dal
Decreto 11 aprile
2011 N.98 sono in corso di attivazione ed entro la fine del prossimo
mese di novembre, con la pubblicazione delle tariffe di riferimento per il
Gruppo GVR, dovrebbe chiudersi l'iter legislativo.
Nel frattempo sono state pubblicate due circolari esplicative riguardanti vari
aspetti procedurali e applicativi:
Circolare
11 - 25 maggio 2012 - Scelta del Soggetto Abilitato
Circolare
23 - 13 agosto 2012 - Addendum tecnico
Per avere informazioni dettagliate circa le procedure operative e
le tempistiche,
invito gli interessati a contattare lo studio.
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30-05-2012, mercoledì |
Verifiche
periodiche: in vigore la nuova normativa |
Con l'entrata in vigore del
Decreto 11 aprile
2011 N.98, avvenuta lo scorso 24 maggio, cambiano radicalmente le procedure di
ispezione relative alle visite periodiche e di primo impianto relative, fra le
altre, alle attrezzature in pressione. Per la
prima volta in Italia Enti privati, accreditati dai Ministeri competenti
attraverso un apposito albo di "soggetti abilitati", potranno eseguire le verifiche periodiche previste dall'allegato
VII del decreto legislativo n. 81/2008 in luogo degli enti preposti.
Con l'entrata in vigore a pieno regime della normativa PED,
saranno quindi di interesse dei verificatori non più soltanto le caldaie e i
serbatoi, ma tutte le parti di impianto ad esse relative, con una nuova
attenzione alla competenza del personale preposto all'utilizzo delle macchine e
alla qualità dei sistemi di gestione e di sicurezza, estendendo pertanto i
controlli all'esterno della mera attrezzatura a pressione.
Anche le caldaie ad olio diatermico e relativi impianti, come
previsto dal
Decreto
Ministeriale 329/2004, entreranno nel calendario di
verifica, compresi quelle già esistenti alla data del 12/2/2005, che devono
essere denunciati all'ISPESL competente previa classificazione ed eventuale
riqualificazione. Con particolare attenzione a
quest'ultimo punto, così come per il supporto dal punto di vista normativo che
per la formazione di base degli addetti invito gli interessati a contattare lo studio.
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2011-11-11, venerdì |
Ricomincia
l'avventura ! |
Tre volte undici. Giorno strano per iniziare ma
delizia per i numerologi.
E' un periodo di grandi cambiamenti, per molti,
forse per tutti, dovunque. Volevamo dunque aggiungere un'altra novità, giusto
per non rischiare di annoiarci, ed eccoci qui, ad iniziare una nuova esperienza
professionale con un entusiasmo altrimenti non giustificato da ciò che sta
succedendo attorno a noi.
Con la pubblicazione del sito web diamo inizio ad
una nuova storia professionale, dandoci appuntamento al 2012, quando saremo
pienamente operativi.
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